NicoleBertozzi
Psicologia del colore: il cinema
Il cinema ci dimostra come ad ogni colore corrisponde un’emozione. Esso può servire per descrivere emozioni e trasmettere effetti psicologici agli spettatori. Se nell’articolo precedente abbiamo analizzato come la psicologia cromatica influisce sul nostro aspetto fisico, questa volta andremo ad osservare come semplicemente attraverso i nostri occhi, durante la visione di pellicole cinematografiche, il potere emotivo dei colori riesca ad amplificare e a modificare i nostri sentimenti. Per prima cosa colori vengono suddivisi in due macrocategorie: toni freddi e toni caldi. I colori freddi, come il verde o l’azzurro, possono creare situazioni spirituali oppure tristi; I colori caldi, per esempio il rosso, ci ricordano emozioni come la passione o la rabbia; A queste due prime categorie possiamo aggiungere anche quella psichedelica, che fa riferimento a degli insiemi di colori, e viene solitamente utilizzata per descrivere ambienti notturni, o momenti in cui la realtà assume i toni distorti di un allucinazione. Le palette hanno un ruolo protagonista, aiutano a definire l’emozione che il regista vuole esprimere; tantissimi sono gli studi cromatici che vengono fatti prima di arrivare ad una palette conclusiva, che verrà poi riportata in vari dettagli della scena, come costumi, luci, sfondo e così via. Analizziamo insieme alcuni film per capire meglio:
Eternal Sunshine of the Spotless Mind
Con ben due candidature per la miglior scenografia, questo capo lavoro, è conosciuto in tutto il mondo soprattutto per l’effetto emotivo dovuto alla forte (ma bilanciata) presenza di colori. Semplicemente guardando una fotografia capiamo ciò che la scena vuole trasmettere. Questa scena si presenta con i toni caldi sono chiare, ben definite, emettono amore e passione.

Il Padrino
Nuovamente presente il rosso, ma questa volta abbinato al nero. Percepiamo potere, fermezza e sicurezza, nonostante in realtà il rosso venga usato solamente nella finestra e nel fiore sulla giacca.

Harry Potter e i doni della morte
In una delle scene più tragiche della saga, che ha fatto piangere migliaia di spettatori, viene da porsi la domanda: abbiamo pianto per la trama o per l’uso perfetto dei toni freddi? Entrambe, ma sicuramente quest’ultimi ci hanno aiutato ad immergerci nel racconto e a farci gelare il sangue.

Edward Mani di Fobice
Tim Burton ci catapulta in un mondo perfetto, onirico, al di là del possibile, quasi psichedelico, semplicemente mescolando colori caldi e freddi. In maniera geniale questo viaggio si fermerà quando attraverso la malinconia di Edward prenderà il sopravento e insieme a lui i colori freddi.


Blade Runner 2049 Anche qui la forte presenza di colori ci trasportano in un mondo parallelo. Blade runner, ennesimo capolavoro cinematografico è colmo di scene (come quella sottostante) con abbinamenti psichedelici che rendono tutto allucinogeno e particolare ai nostri occhi.
