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Dopo l’upcycling nella moda, ecco il design “post-vintage”

Si chiama Echo – come gli echi provenienti dal passato dei grandi designer (e degli artigiani) che hanno fatto la storia dell’arredamento italiano – ed è la prima collezione “post-vintage” firmata e registrata da Di Mano in Mano, impresa sociale milanese con lunga esperienza nel recupero, nella valutazione, nella vendita di antiquariato, modernariato e second-hand. Una collezione di mobili nel segno del “tutto si trasforma”, nata dall’idea di rivalutare l’esistente e di trasformarlo in qualcosa di nuovo. E di originale.

“Da diversi anni – spiega Giancarlo Colombo, socio di Di Mano in Mano e referente del progetto – siamo fortemente specializzati nell’antiquariato di alto e altissimo livello, per il quale siamo percepiti come punto di rifermento dagli estimatori italiani e stranieri. Anche il modernariato ci interessa da sempre, ma è un ambito temporale più ristretto. Da qui nasce l’idea non solo di conservare, ma di lanciare uno stile che abbiamo definito ‘post-vintage’, perché proietta pezzi unici in un nuovo contesto contemporaneo.”

La sfida del nuovo marchio Echo by Di Mano in Mano® è quella di coinvolgere professionisti del mondo del progetto, come gli architetti Aldo Maiocchi e Riccardo Nemeth, ma soprattutto di fare emergere nuove competenze interne alla cooperativa sociale. Con l’obiettivo di fare crescere ulteriormente gli inserimenti lavorativi di persone svantaggiate e le borse lavoro.
“Così – prosegue Colombo – dopo oltre vent’anni di ‘rianimazione’ di tutto ciò che è stato dimenticato o dismesso, seppure di grande valore, siamo diventati noi stessi produttori, affiancando al restauro la produzione di nuovo di pregio.”