Anna Rita Caddeo
Dolce Gelato Harbert: la gelatiera a portata di bimbo!
Cari amici, oggi torniamo indietro nel tempo per parlarvi di un gioco che ha fatto la felicità di tantissimi bambini tra gli anni ’70 e ‘90: il Dolce Gelato Harbert. Buona lettura!

Il Dolce Gelato è un prodotto Harbert: azienda fondata a Milano nei primi anni ’60. La ditta di giocattoli ebbe un’attività molto fiorente soprattutto tra gli anni ’70 e ’80. Oltre ai giochi di sua produzione, distribuiva, per il nostro Paese, numerosi marchi provenienti dagli Stati Uniti, come Kenner e Mego.
L’azienda chiuse totalmente nel 1994, dopo l’acquisizione da parte della Giochi Preziosi.
La prima gelatiera Harbert venne immessa sul mercato negli anni ’70 ed aveva una bellissima forma a coppetta di gelato. Nella parte superiore era presente un frullino mentre in quella inferiore un contenitore dove venivano versati gli ingredienti. Il tutto era completato da una base rossa su cui si appoggiavano i preparati.

Nel 1987 nacque il “Dolce Gelato ‘90”, chiamato così probabilmente pensando al nuovo decennio alle porte. La nuova versione, dal design più semplice rispetto alla precedente, era composta da un supporto color arancio formato da tre fori: quello centrale, più grande, doveva contenere una vaschetta in alluminio che andava precedentemente lasciata nel freezer per circa 8 ore a -20°. Una volta congelata, la vaschetta veniva riposta nel foro centrale e versati gli ingredienti, che tendevano a cristallizzarsi entrando in contatto con il lato freddo. I fori laterali erano più piccoli e dovevano contenere i bicchierini per versarci il preparato. Il tutto si chiudeva con un coperchio trasparente in cui era presente una manovella da girare per creare il gelato.
Oltre al gioco, il kit comprendeva un libretto di istruzioni, un ricettario e il favoloso cappellino da gelataio!
Dolce Gelato Harbert era una vera e propria gelatiera a portata di bimbo: tanti di noi in quegli anni hanno potuto preparare gelati gustosissimi per parenti e amici.
Il gioco era facile da usare, bastava girare semplicemente una manovella. Allo stesso, però, tempo richiedeva molta concentrazione: dovevamo stare attenti a versare le giuste dosi degli ingredienti oppure a lasciare la vaschetta dentro il freezer il tempo sufficiente per potersi congelare altrimenti gli ingredienti versati non si sarebbero cristallizzati. Chissà quanti di noi sono diventati realmente dei gelatai!
Molti ricorderanno lo spot trasmesso negli anni ’80. Protagonista una bambina dai lunghi capelli biondi con in testa un cappello da gelataio (lo stesso che si trovava in omaggio col gioco), intenta a preparare un gelato all’amichetto. Il gioco, come diceva la voce narrante, era: “per gelatai con i fiocchi o golosoni con i baffi”.
Lo spot terminava con il consueto payoff: “Harbert, giochi per giocare!” canticchiato da una voce femminile.